Carnage. Sfida tv Trump / Biden infuocata, politicamente deprimente
Il fair play dura il tempo di un saluto, appena accennato, al momento dell’ingresso sul palco del primo dibattito televisivo a Cleveland, Ohio. Subito Donald Trump e Joe Biden ingaggiano un duello infuocato, velenoso, che il moderatore, Chris Wallace di Fox News, fatica a gestire per tutti e 90 i minuti. I due candidati alla Casa Bianca si interrompono, si parlano sopra, si insultano, con una serie di colpi bassi fatti anche di attacchi personali. Non c’è neanche la stretta di mano, la sensazione è che non siano solo le norme anti-Covid a imporlo. Trump si rivolge spesso direttamente allo sfidante, Biden preferisce guardare più spesso la telecamera per parlare al pubblico a casa.
Lo scontro personale oscura totalmente i contenuti, uno spettacolo politicamente deprimente, una rissa verbale che si è trasformata in un incubo per Chris Wallace. Il duello tv non aggiunge nulla di nuovo rispetto alla campagna elettorale, difficile comprenderne l’efficacia per convincere gli indecisi. Trump è stato spesso rabbioso, ha cercato costantemente di irridere lo sfidante, lo ha interrotto costantemente. Biden non è stato da meno, ha resistito alle provocazioni, ma è scivolato negli insulti al presidente – “è difficile finire una frase con questo pagliaccio” – recuperando solo in alcuni momenti quell’immagine presidenziale sobria che voleva consegnare agli elettori.
“Non c’è nulla di intelligente in te, in 47 anni di politica non hai fatto nulla, ho fatto più io in 47 mesi a Washington” è il messaggio chiave di Trump, che attacca Biden sul legame con la sinistra radicale che “lo tiene nel taschino”, sulla visione “socialista” della sanità, sui presunti 3,5 milioni di dollari ricevuti dal figlio da Mosca.
Pages: 1 2