Il bidello scanner
di Massimo Gramellini
Girano in rete le immagini di un bidello che misura la febbre agli studenti come faceva mia nonna: mettendo loro una mano sulla fronte per vedere se scotta. Una sorta di termoscanner umano, posizionato in una strettoia creata ad arte all’ingresso dell’edificio per esaminare i ragazzi a uno a uno, tastandoli con le stesse modalità già utilizzate da Polifemo con i compagni di Ulisse, in un’epoca però in cui non esistevano ancora i finanziamenti europei. Il preside si è subito dissociato, ma le sue parole non bastano a lasciarci tranquilli sul destino dei ragazzi e nemmeno su quello personale del bidello. La scuola in questione è il «Caravaggio» di San Gennaro Vesuviano e cade sotto la giurisdizione del temibile governatore De Luca, il quale sarebbe capacissimo di mozzare un arto al collaboratore scolastico per issarlo a mo’ di monito sulla pubblica piazza. Lo scongiuriamo di non farlo, e piuttosto di indagare sulle ragioni che hanno impedito al bidello di disinfettarsi le mani durante l’opera di misurazione.
Video:Il «bidello scanner» che misura la febbre agli studenti con una mano sulla fronte
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