Il Nobel della chimica alle inventrici di Crispr, il metodo per riscrivere il Dna. Sono Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna
di ELENA DUSI
L’accademia svedese delle scienze ha assegnato il premio Nobel per la Chimica a Emmanuelle Charpentier, francese, e Jennifer Doudna, americana, per la loro capacità di “riscrivere il codice della vita”. Crispr è un metodo per riscrivere le basi del Dna arrivato nei laboratori da appena un decennio. Ma da allora ha rivoluzionato il lavoro degli scienziati, promettendo la cura di molte delle malattie che hanno una base genetica. Alcune sperimentazioni sono in corso anche per il cancro. Dal suo arrivo, non sono nemmeno mancati i dubbi etici e le polemiche, come quando in un laboratorio cinese sono nate due bambine con il genoma modificato con Crispr.
Il Nobel per questa scoperta era assai atteso. Crispr è un nome complicato: in inglese vuol dire “Clustered
Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats”. Ma si è guadagnato
soprannomi più familiari come il “copia e incolla” o il “taglia e cuci”
del Dna. In genere Stoccolma premia scoperte di vari
decenni prima, ormai consolidate. Crispr venne dichiarata “scoperta
dell’anno” dalle principali riviste scientifiche, Nature e Science, solo nel 2015. Ma anche se non viene ancora (o quasi) usata direttamente sull’uomo, negli ultimi anni si è rivelata uno strumento
di lavoro enormemente utile per le applicazioni della ricerca di base,
per creare modelli animali di malattie che colpiscono l’uomo, per
mettere a punto piante resistenti a funghi e batteri o per creare alghe
che producono biocarburante. Mentre gli Stati Uniti non considerano i
vegetali trattati con Crispr degli ogm, in Europa il dibattito è ancora
in corso.
“Solo l’immaginazione può porre dei limiti alle sue applicazioni” ha
spiegato l’Accademia per motivare il premio, spiegando che Charpentier e
Doudna hanno “scoperto uno degli strumenti più efficaci della
tecnologia genetica. Usando queste forbici del genoma, i ricercatori
oggi possono cambiare il Dna di animali, piante e microrganismi con una
precisione estremamente alta”.
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