Il Nobel della chimica alle inventrici di Crispr, il metodo per riscrivere il Dna. Sono Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna
Il metodo negli ultimi anni era anche stato al centro di una lotta
titanica per i brevetti. Fra i vari protagonisti Stoccolma ha deciso di
premiare le due ricercatrici che da più tempo si dedicavano alla ricerca
su Crispr, riconoscendo il lavoro di due donne
che erano partite dalla ricerca di base. È la prima volta che nessun
uomo entra fra i vincitori di un Nobel. Per Crispr non mancavano certo i
candidati, e l’Accademia delle scienze avrebbe potuto aggiungere un
altro vincitore: il massimo è tre. “Spero
che questa notizia mandi un messaggio positivo alle ragazze che
vogliono intraprendere il cammino della scienza e dimostri che anche le
donne, con la loro ricerca, possono avere un grande impatto” ha commentato Charpentier.
Jennifer Doudna è nata a Washington e ha 56 anni. È cresciuta in un
piccolo villaggio alle Hawaii. “Non avrei mai immaginato che questo
potesse accadere a me” ha commentato. Insegna all’università
californiana di Berkeley. Emmanuelle
Charpentier è nata in Francia a Juvisy-sur-Orge e ha 52 anni. Oggi
dirige l’unità per la scienza dei patogeni al Max Planck di Berlino.
Nobel per la Chimica alle inventrici di Crispr. L’obiettivo è sviluppare nuovi farmaci contro il tumore
di DANIELE BANFI
Crispr è un metodo inventato in epoche ancestrali dai batteri per tagliare il genoma dei virus che li invadevano. Le “forbici molecolari” osservate in laboratorio di Charpentier e Doudna vengono oggi usate dai ricercatori per fare ogni tipo di intervento sul Dna di piante e animali. Sull’uomo è usata più prudenza, perché Crispr non è ancora un metodo esente dagli errori.
Il premio viene accompagnato da una medaglia d’oro con il volto di Alfred Nobel, inventore della dinamite e da 940mila euro da dividere fra i vincitori. Lunedì il Nobel per la medicina era stato assegnato a tre scienziati per la scoperta del virus dell’epatite C. Martedì il riconoscimento per la fisica era stato vinto da tre esperti di buchi neri.
Notoriamente il Nobel per la Chimica viene considerato un premio “utile”, che va ad applicazioni pratiche della scienza. L’anno scorso per esempio era andato agli scienziati che hanno permesso la costruzione delle batterie agli ioni di litio. Giovedì sarà la volta del Nobel per la Letteratura e venerdì di quello per la Pace.
REP.IT
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