Fisco, lavoratori autonomi e imprese evadono il 70% delle tasse: allo Stato mancano oltre 100 miliardi l’anno
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I dati provvisori del 2018 – manca ancora pubblicazione aggiornata dell’Istat sull’Economia non osservata – mostrano una riduzione del tax gap che sfiora i 5 miliardi euro. Un risultato che i tecnici del ministero attribuiscono “agli effetti dell’adozione di importanti misure di contrasto all’evasione fiscale e di miglioramento della tax compliance introdotte negli anni più recenti, soprattutto grazie all’introduzione e poi alla successiva estensione del meccanismo della scissione dei pagamenti in materia di Iva”.
Tra il 2017 e il 2018, infatti, l’evasione dell’Iva è scesa da 36,8 a 33,3 miliardi di euro. Ad eccezione della Tasi e del canone Rai, rimasti stabili, quasi tutte le imposte hanno mostrato segnali positivi: il buco dell’Irpef da lavoro autonomo e da impresa si è ridotto di 656 milioni di euro; quello relativo alle accise sui prodotti energetici, di 587 milioni di euro (nel 2017 valeva 2 miliardi di euro). Sostanzialmente invariate, invece, le evasioni dell’Irap e dell’Imu che nel complesso valgono quasi 10 miliardi di euro: 5 la prima, 4,9 la seconda.
Nel rapporto si evidenzia anche come la pandemia abbia messo in difficoltà la lotta all’evasione fiscale: “La stima degli incassi attesi per il 2020 è sensibilmente inferiore a quelli realizzati nel 2019, per circa 6,8 miliardi di euro. Ciò riflette – si legge – la sospensione dell’attività di accertamento e controllo da parte dell’Amministrazione fiscale durante la situazione di emergenza legata allo choc pandemico”.
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