La manifestazione di no mask e negazionisti del Covid, a Roma: tensioni con la polizia, un fermato
Sabato 10 ottobre si tengono, a Roma, tre manifestazioni separate, ma unite da un tratto in comune: l’idea che la minaccia del Covid sia stata utilizzata dal governo per imporre una «dittatura sanitaria». Le manifestazioni si svolgono mentre i dati sui nuovi contagi, nel nostro Paese, sono tornati a crescere in modo rapido e — secondo quanto espresso dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità — preoccupante: nella giornata di venerdì, ad esempio, i contagi hanno superato quota 5300, mentre erano 2.677 il 6 ottobre, 3.678 il 7 ottobre, 4.458 l’8 ottobre. Nelle ore in cui i manifestanti si riuniscono, il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato d’urgenza, per domenica 11 ottobre, il Comitato tecnico scientifico, per decidere come interrompere questa crescita.
I partecipanti, in Piazza San Giovanni, sono stati meno del previsto: poche centinaia in tutto. Decine, però, le persone senza mascherina, che rivendicano orgogliosamente di non portarla (come questa cittadina albanese, secondo la quale con un po’ di grappa si può sconfiggere il Covid, o questa naturopata, che ha camminato per 12 giorni per essere in piazza).
Ci sono stati attimi di tensione tra i manifestanti e un giornalista di Fanpage(che viene strattonato da un membro dell’organizzazione) e tra manifestanti e polizia. Gli agenti hanno provato ad allontanare un manifestante che ha discusso per molti minuti, senza mascherina, con un uno di loro, rifiutandosi di consegnare i documenti. L’uomo è stato raggiunto con difficoltà da un’auto della polizia mentre una cinquantina di manifestanti li circondava urlando «buffoni» «venduti» «portateci via tutti». Le urla sono proseguite per molti minuti con i poliziotti circondati. Alla fine, però, gli agenti hanno fatto cordone e portato via l’uomo.
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