“Malati e soli, il calvario della mia famiglia”
Per questo ha fatto il post?
“Esattamente. A parte chiedermi che scuola frequenti mio figlio, non mi hanno chiesto niente delle palestre o delle piscine frequentate, degli ultimi incontri con amici o conoscenti. Sono mesi che tutti parlano di tracciamento per contenere i contagi e poi nessuno se ne preoccupa”.
Ci risiamo… viene fuori la vis polemica dell’ex candidato…
“Ma ci troviamo all’arrivo della seconda ondata e non facciamo nulla. Il risultato lo abbiamo visto ieri, la Liguria aveva il 24% di positivi tra quanti hanno fatto il tampone, quindici volte di più della Basilicata, il doppio di qualunque altra regione. E il limite previsto dovrebbe essere quello del 3%. Con questi numeri in Liguria la situazione è fuori controllo”.
Perché?
“Hanno spinto in tutti i modi per eliminare il distanziamento sui mezzi pubblici, lo hanno ridotto nei luoghi di culto, hanno criticato le forme di contenimento e ora eccoci qui: con i contagi che esplodono da Ponente a Levante. Fare come stanno facendo adesso ci porta dritti a un nuovo lockdown”.
È un’analisi impietosa….
“L’interrogativo che mi faccio è: cosa è stato fatto durante tutti questi mesi per prepararci alla la seconda ondata?”.
E la sua risposta qual è?
“Nulla. Siamo stati lasciati soli. Così Berlusconi, Trump e Briatore in quattro giorni guariscono, ma il cittadino di 80 anni non sa neanche chi chiamare”.
Ma ci sono numeri verdi, le Asl, Immuni…
“L’anello debole sono le regioni, a cominciare da quelle considerate modello come la Lombardia e la Liguria. Questo è il risultato di aver privatizzato la sanità. Con il risultato che le rianimazioni ai privati non interessano e non ci sono posti letto sufficienti”.
Non crede che si debba utilizzare il Mes per migliorare le risposte sanitarie di cui parla?
“Le Regioni devono chiedere al Governo. Il Governo deve decidere dove reperire i fondi che servono: eventualmente fare ricorso anche al Mes”.
Sì, ma Ferruccio Sansa li prenderebbe i soldi del Mes?
“Prima bisogna utilizzare i fondi del recovery fund e poi se ce n’è bisogno sì, sempre che le condizioni a cui l’Europa ce li concede non ci schiantino”.
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