Covid in Italia, il monitoraggio: «Accelerazione nell’evoluzione dell’epidemia, Rt nazionale pari a 1,17»

In Italia si assiste a una accelerazione nella evoluzione dell’epidemia ormai entrata in una fase acuta con aumento progressivo nel numero di casi, evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni e Province autonome, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese.

A scriverlo, nel monitoraggio settimanale, sono l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute. Il virus oggi circola in tutto il paese, e i nuovi dati evidenziano importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione. Nel periodo 24 settembre – 07 ottobre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,17. Nella settimana dal 5 all’11 ottobre è stato osservato un forte incremento dei casi, che porta l’incidenza negli ultimi 14 giorni a 75 per 100 mila abitanti contro i 44,37 per 100 mila abitanti nel periodo dal 21 settembre al 4 ottobre. Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici è quasi raddoppiato: 15.189 casi sintomatici nel periodo 28/9-­11/10 contro gli 8.198 casi sintomatici nel periodo 21/9-­4/10.

Sono stati riportati complessivamente 4.913 focolai attivi, di cui 1.749 nuovi, entrambi in aumento per l’undicesima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi). Sono stati riportati focolai in quasi tutte le province (102 su 107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (80,3%). Si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,2% vs 4,1% la settimana precedente).

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