Via ai licenziamenti, lite coi sindacati

Immediata la reazione dei sindacati, convinti di andare incontro a una fase di licenziamenti di massa, anche alla luce delle stime di tutti gli esperti, dall’Istat alla Banca d’Italia, che prevedono la perdita di un milione di posti di lavoro in questa crisi. “Al primo gennaio temiamo un ‘licenziamento Day’ che potrebbe lasciare per strada per primi i lavoratori delle grandi crisi industriali in atto, da Whirlpool in poi”, sostiene Roberto Benaglia, leader Fim.

“È impensabile che i lavoratori che sono stati considerati, e sono stati, essenziali per tutta la fase Covid in cui hanno garantito la salute del Paese e la sua tenuta ora possano diventare licenziabili, mentre perdura l’emergenza”, ha incalzato Francesca Re David, leader della Fiom. Sulla stessa linea la segretaria confederale della Cgil nazionale, Tania Scacchetti, che chiede al governo di “allungare gli ammortizzatori Covid” e “mantenere il blocco dei licenziamenti”, “fino a tutto lo stato di emergenza”.

QN.NET

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