Coprifuoco e restrizioni verso il nuovo Dpcm. “I parrucchieri restano aperti”

Roma,17 ottobre 2020 – E’ finito in piena notte dopo le 4 il vertice a Palazzo Chigi tra i capi delegazione e il premier Giuseppe Conte sulla manovra e le misure da mettere in campo in un nuovo Dpcm anti-Covid. Il decreto, a quanto si apprende da fonti di governo, potrebbe essere varato tra domenica e lunedì. Ma non è escluso che provvedimenti vengano presi già stasera, nel Consiglio dei ministri programmato alle 21 per chiudere il Documento programmatico di Bilancio (Dpb) con le linee guide sulla manovra. L’impressione, comunque, è che si vogliano stringere i tempi per le nuove restrizioni.

Bollettino Covid Italia del 17 ottobre

Questa mattina (sabato) intanto c’è stato (ed è durato due ore) un confronto Stato-Cts-Regioni. Ed è emersa anche una diversa possibilità procedurale: quella di varare un decreto legge, da affiancare alla manovra, per anticipare alcune misure anti-Covid più urgenti. E sulle nuove misure alle 16 di oggi è previsto un incontro tra le regioni, mentre alle 17 il ministro della Salute Speranza ha convocato una riunione del  Comitato Scientifico. Resta in vigore per il momento il Dpcm, che vale dal 14 ottobre, che già prevede in tutta Italia la chiusura di ristoranti, bar e pub a partire dalle ore 24. Vietati anche in tutta Italia gli sport di contatto a livello amatoriale.

Governo: no fughe in avanti

Inevitabili le anticipazioni che si stanno rincorrendo in questi giorni e in queste ore sui mezzi di informazione, ma – avvertono fonti di Palazzo Chigi – sono da ritenersi fughe in avanti e ipotesi non corrispondenti a verità. L’invito del Governo è di evitare di alimentare confusione nei cittadini, in attesa di comunicazioni ufficiali che avverranno nella giornata di domani con una conferenza stampa del Presidente del Consiglio.

Covid, le ipotesi in campo / coprifuoco

Che ci sia una ulteriore stretta alla luce dell’impennata di contagi, ricoveri e decessi (qui il bollettino del 16 ottobre) è scontato. Quali siano in concreto ancora non si sa perché nell’esecutivo si fronteggiano sostanzialmente due linee: una più rigorista (interpretata dai ministri Speranza e Franceschini) e una meno (interpretata dal premier Conte). Tutte peraltro con un obiettivo di fondo: scongiurare un drammatico nuovo lockdown generalizzato. Ieri la parola chiave della giornata è stata coprifuoco. In campo restano le ipotesi: in primo luogo quella più drastica sul modello francese di un divieto ad uscire di casa dalle 21 alle 6. A quella di una restrizione degli orari di bar, ristoranti e locali che potrebbero essere costretti a chiudere alle 22. Così da limitare la movida, vera spina nel fianco di questi mesi. Sul fronte della limitazione degli orari si è già mossa la Lombardia.

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