Coronavirus, Galli: «Il non necessario a breve andrà tolto: arrestiamo il trend o siamo nei guai»


Le scuole hanno inciso?
«La ripresa delle lezioni in classe, con il conseguente movimento di persone, in parte ha contribuito. È spiacevole dirlo ma è innegabile».
Nei mesi scorsi si è parlato di nuova normalità, ovvero della possibilità di continuare con la vita di sempre, a patto di seguire alcune precauzioni. Ora invece arrivano le prime limitazioni.
«Siamo di fronte a una realtà che ci costringe a capire che alcune cose sono al di fuori della nostra portata ora. Non parlo di rinunce definitive: forse in futuro torneranno possibili».
Dobbiamo rassegnarci a non giocare più a calcetto e a cancellare l’aperitivo sui Navigli?
«Tutto quello che non è necessario a breve dovrà essere tolto di mezzo».
Gli ospedali riusciranno a gestire una seconda ondata di contagi e allo stesso tempo tutte le altre malattie?
«Per ripristinare i reparti Covid bisogna ridurre il volume delle altre attività. Nel breve periodo la sfida degli ospedali sarà questa: mantenere il più possibile l’assistenza ai pazienti per le altre patologie. Non è facile ed è uno degli aspetti che mi preoccupa».
Ci sarà di nuovo la paura di contagiarsi in ospedale?
«Sta tornando il sospetto tra i pazienti. Faccio loro un appello: non rinviate le cure necessarie».

CORRIERE.IT

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