Coronavirus, Miozzo: «Terapie intensive già in sovraccarico. Attenti ai trasporti»
di Fiorenza Sarzanini
In una settimana sono stati firmati due Dpcm. La situazione è così grave?
«Abbiamo un’evoluzione critica dei numeri di contagiati giornalieri, di sovraccarico dei servizi sanitari a partire dalle strutture di ricovero e dei reparti di terapia intensiva e malattie infettive e del territorio».
Quanto possono reggere gli ospedali?
«Con l’attuale evoluzione dell’indice di trasmissione le strutture sanitarie, soprattutto in alcune regioni, rischiano di giungere alla saturazione. Per questa ragione è indispensabile, urgente e prioritario rafforzare la medicina territoriale con il coinvolgimento dei medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che giocheranno, se adeguatamente coinvolti, un ruolo cruciale per ridurre la pressione sulle strutture sanitarie del Paese».
Agostino Miozzo è il coordinatore
del Comitato tecnico scientifico. Sul suo tavolo passano tutti i
provvedimenti prima di essere approvati. E anche in queste ore il Cts è
stato consultato su ogni punto da inserire nel nuovo Dpcm.
Da tempo richiamate l’attenzione sui trasporti pubblici. Cosa bisognerebbe fare al più presto?
«Evitare picchi di concentrazione dei viaggiatori.
Si sarebbe dovuto intervenire a livello locale ben prima di arrivare
all’apertura delle scuole con 10 milioni di persone in movimento».
Quanto incide il ritorno dei ragazzi in classe sulla circolazione del virus?
«I dati recenti ci dicono che le scuole sono luoghi dove la circolazione del virus risulta limitata,
certamente grazie all’introduzione delle misure di prevenzione adottate
dalla ministra: mascherine obbligatorie, distanziamento in classe,
igiene. Le ore che i nostri ragazzi passano a scuola sono in un contesto
relativamente sicuro, i rischi li corrono prima di entrare a scuola e
quando escono».
Come si rendono responsabili senza penalizzare troppo le loro vite?
«Spiegando
che le misure di protezione e la chiusura di uno dei luoghi più amati
come le discoteche sono provvedimenti straordinari e soprattutto
provvisori, prima o poi torneremo alla normalità ma oggi dobbiamo
rispettare queste regole. Bisogna affidare il messaggio a influencer che sanno dialogare con loro».
Il ministro Boccia ha richiamato i governatori che non hanno gestito bene le forniture del commissario Arcuri.
«Arcuri
ha un carico di responsabilità impressionante. Si deve rispondere ad
esigenze di un sistema sanitario e scolastico nazionale affetto da
malattie antiche di malfunzionamento e difficoltà di relazione con il
centro. In emergenza non si creano strutture nuove ma si governa la
situazione con le risorse disponibili. Se ciò di cui si dispone è il
prodotto di decenni di distrazione allora il risultato non sarà certo
brillante».
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