Furto di gioventù per il “nostro” bene
Da quando allenamenti e match sono stati sospesi, fino al 6 novembre, le chat dei genitori sono piene di rabbia, delusione, frustrazione, persino petizioni. E confusione. Perché la Lombardia ha chiuso tutto, da subito, mentre nelle altre regioni sono sospese le partite ma non gli allenamenti? Perché a scuola educazione fisica è ancora nell’orario di lezione, ma lo sport «esterno» è vietato? E perché i politici hanno preso una decisione così drastica quando – almeno per l’esperienza diretta di chi scrive – i protocolli di sicurezza, durante gli allenamenti e le partite, per i ragazzi in campo e per gli adulti in tribuna, sono stati rispettati fino all’ossessione? Già, perché? È quello che loro ci chiedono, e a cui noi non riusciamo a rispondere. Se diciamo loro che gli rubiamo un pezzo di gioventù per il nostro bene, capiranno?
IL GIORNALE
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