Chiusure in Lombardia, Liguria, Campania e Piemonte per il Covid: ecco cosa cambia
di Fiorenza Sarzanini
Tutti gli spostamenti effettuati durante il coprifuoco dovranno essere giustificati con un’autocertificazione. Cinque mesi dopo la fine della chiusura totale in tutta Italia, con le «serrate» decise dai governatori e concordate con il governo torna il modulo che i cittadini dovranno compilare per dimostrare di avere una «comprovata urgenza» per uscire dalla propria abitazione. Lombardia e Campania sono le prime a decidere la «serrata» dopo le 23 e nel fine settimana, Piemonte e Liguria hanno scelto una linea più morbida prevedendo comunque restrizioni. Altre chiusure potrebbero arrivare nei prossimi giorni se la curva dei contagi da Covid-19 continuerà a crescere.
L’autocertificazione
Sarà il Viminale a fornire le indicazioni per la compilazione del modulo da esibire alle forze dell’ordine delegate ai controlli. Nell’autocertificazione si dovranno specificare le proprie generalità e indicare il motivo che necessita l’uscita da casa oltre le 23. Sono consentiti spostamenti solo per «comprovate esigenze». Se si tratta di motivi di lavoro si dovrà indicare il datore di lavoro e l’indirizzo. Se invece si tratta di altri motivi di urgenza dovranno essere specificati la destinazione e la durata dell’uscita, senza però indicare il nominativo della persona da cui si va eventualmente per motivi di privacy.
La Lombardia
La linea concordata con il ministero della Salute prevede il divieto di spostamento e la chiusura delle attività ogni giorno dalle 23 alle 5. Nel fine settimana saranno invece chiusi i centri commercialinon alimentari e la grande distribuzione, lasciando aperti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità. Unico dubbio che sarà sciolto questa mattina riguarda la media distribuzione che ha chiesto di poter continuare l’attività il sabato e la domenica e potrebbe rientrare nelle eccezioni.
La Campania
Coprifuoco anche in Campania con regole ancor più rigide. Oltre alla chiusura dalle 23 alle 5 di negozi, locali pubblici e ogni altra attività non essenziali, e al divieto di spostamento per i cittadini, il governatore Vincenzo De Luca ha imposto anche per tutto il giorno «la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati — previa autocertificazione — da motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali». Rimangono chiuse le scuole, tranne le primarie che riaprono il 30 ottobre.
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