Qualcuno a cui dare la colpa
Le chiusure, i blocchi e i coprifuoco sono odiosi: ma talvolta necessari. Lo sappiamo, ormai. Ma neppure questa consapevolezza evita l’irritazione e la frustrazione. Dare la colpa a qualcuno, trovare un capro espiatorio, indicare una causa diversa dal destino e dal comportamento imprevedibile del virus. Questa reazione è comprensibile, soprattutto nei più giovani, ma sbagliata. E non stiamo parlando di quattro bamba negazionisti e altrettanti spaccatutto. Parliamo della nazione intera, che in primavera è stata eroica, e ora dev’essere paziente. Non è meno difficile.
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