Conte sul nuovo Dpcm: la conferenza stampa sulle misure anti-Covid
di Marco Galluzzo e Redazione Online
Tre Dpcm in 11 giorni, l’accusa
delle opposizioni, che il governo stia inseguendo il virus e non lo stia
prevenendo e controllando, ma Giuseppe Conte respinge le critiche e annunciando le nuove misure di chiusura e contrasto alla pandemia,
cerca anche di lanciare un messaggio di tenue ottimismo: «Prendiamo
questi provvedimenti oggi per riuscire a tornare ad avere una situazione
sotto controllo fra qualche settimana, non mi ritengo infallibile, ci possono essere state sottovalutazioni, ma non errori.
Abbiamo lavorato su tutti i fronti, ma quando si affronta una guerra,
non si può dire non hai fatto abbastanza per vincere. Gli stessi
italiani lo capiscono, probabilmente sono più stanchi e frustrati
rispetto alla prima ondata, i conti li faremo alla fine, ma ce la faremo
anche questa volta, riusciremo a venire a capo anche di questa seconda
ondata, anche per passare un Natale più sereno» (qui il documento definitivo).
«L’Italia nei momenti difficili riesce a dimostrare coesione»
Asciutto, puntuale rispetto all’orario comunicato per la conferenza, a tratti molto sincero, senza nascondere la preoccupazione, il capo del governo si rivolge agli italiani chiedendo ulteriori sacrifici, garantendo ristori e risarcimenti per le categorie economiche colpite da queste nuove misure, mostrandosi comprensivo verso «la stanchezza, l’ansia, la rabbia, la frustrazione, la sofferenza che sono naturali in queste ore fra i cittadini», ma anche offrendo un orizzonte possibile: «L’Italia proprio nei momenti difficili riesce a dimostrare coesione e forza, se tutti rispetteremo le misure in novembre riusciremo a tenere la curva epidemiologica sotto controllo, e ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità, ricordiamo che la Ue ha già stabilito contratti che potrebbero far arrivare i primi vaccini già alla fine dell’anno».
«Già pronti indennizzi»
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