Nuovo Dpcm Covid, addio pazienza. I risarcimenti tutti e subito
di RAFFAELE MARMO
Questa volta non ci saranno fair play e pazienza che tengano. Le vittime economiche e sociali dello “strano” (e, forse, inutile) lockdown a metà non faranno sconti al Palazzo, né poco né punto. E, nonostante tutto, deve essersene reso conto lo stesso Presidente del Consiglio se, nell’annunciare le nuove restrizioni, ha insistito sui ristori e sui risarcimenti da far confluire direttamente e immediatamente sul conto corrente dei più colpiti: ristoratori, titolari di bar e palestre, albergatori, per citare i primi fella lista, ma anche tutto il mondo delle partite Iva dell’indotto e dei servizi connessi. Insomma: questa volta i soldi servono tutti e subito. E non è detto che bastino per evitare la pandemia sociale.
L’“effetto Napoli” è davanti agli occhi di tutti e, al netto delle infiltrazioni teppistiche e criminali e delle doverose condanne della violenza, racconta di un ceto medio imprenditoriale e professionale sempre più arrabbiato, insofferente, stremato, sfiduciato, addirittura prostrato.
Ha ragione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la pandemia ha accentuato vecchie e nuove disuguaglianze. E tra le nuove ha fatto emergere anche quella che milioni di lavoratori autonomi e di giovani hanno vissuto come una radicale ingiustizia: la iniqua differenza di tutela economica assicurata dallo Stato ai suoi cittadini travolti dalla stessa, immane, tragedia.
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