Aiuti alle imprese per 5miliardi. Il premier: “Il decreto non si tocca”
di Giovanna Vitale
ROMA – Contributi a fondo perduto per oltre 5 miliardi di euro. Tanto vale la manovra di ristoro messa a punto dal governo per indennizzare – mediante bonifico su conto corrente già a metà novembre – le categorie più colpite dalle misure restrittive imposte dall’ultimo Dpcm.
Firmato dal premier “all’una di notte, solo quando ho avuto la certezza che queste risorse c’erano”, tiene a precisare Conte. In meno di 48 ore confluite, “con una corsa contro il tempo pazzesca”, nel decreto legge varato ieri “all’unanimità” in consiglio dei ministri: prova regina, a suo dire, della “responsabilità dell’esecutivo rispetto al fatto che c’è gente che soffre e non può aspettare”.
Difende la trincea, l’inquilino di palazzo Chigi. Assediato dalle opposizioni decise a chiedere un voto sul Dpcm che domani l’avvocato sarà chiamato a illustrare in Parlamento; contestato dall’ala renziana della sua maggioranza che avrebbe preferito posticipare la serrata di bar e ristoranti e tenere aperti cinema e teatri; accerchiato dalle proteste di piazza che montano in tutta Italia, Conte non arretra di un millimetro.
“Ora il nostro obiettivo è mettere sotto controllo la curva epidemiologica e in sicurezza il Paese”, scandisce. “Le nostre scelte possono essere criticate, ma non abbiamo agito in modo discriminato, non ci sono attività di seria A e di serie B, non abbiamo chiuso quelle che ritenevamo meno importanti di altre”.
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