Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 29 ottobre: 26.831 nuovi casi e 217 morti
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 616.595 persone (+26.831 rispetto a ieri, +4,6%; ieri +24.991) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 38.122 sono decedute (+217, +0,6%; ieri +205) e 279.282 sono state dimesse (+3.878, +1,4%; ieri +3.416). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 299.191 (+22.734, +2,2%; ieri +21.367) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 616.595 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
I tamponi sono stati 201.452, ovvero 2500 in più rispetto a ieri quando erano stati 198.952: ancora un record. Mentre il tasso di positività è intorno al 13% (precisamente 13,3%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 13 sono risultati positivi; ieri era di circa il 13% (precisamente 12,5%). Questa percentuale dà l’idea dell’aumento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Questa è la mappa del contagio in Italia.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 15.964 (+983, +6,6%; ieri +1.026), mentre i malati più gravi in terapia intensiva sono 1.651 (+115, +7,5%; ieri +125). Questi dati sono visibili nella tabella in altro, nelle colonne di sinistra accanto ai nomi delle Regioni. Per il quarto giorno consecutivo calano i ricoveri giornalieri in terapia intensiva . Ieri le terapie intensive occupate erano aumentate di 125 unita’, martedi’ di 127, lunedì di 141.
Mai così tanto contagi in 24 ore, sfondata la soglia dei 26 mila: ogni giorno c’è un nuovo record assoluto (dal 27 ottobre), con gli attuali positivi che da ieri sono sempre di più rispetto ai guariti totali (ossia dall’inizio dell’epidemia, quando però si facevano meno tamponi). La curva epidemiologica schizza ancora verso l’alto, rendendone difficile il controllo. I dati preoccupanti riguardano le degenze — la Lombardia è già in affanno — perché il numero dei malati totali in terapia intensiva oggi è quello del lockdown: paragonabile ai dati del 30 aprile (erano 1.694, con la curva in discesa) o del 15 marzo (erano 1.672, con la curva in salita come accade adesso). Ricordiamo che il picco di malati in terapia intensiva si è verificato il 3 aprile con 4.068 pazienti in questo reparto.
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