Coprifuoco alle 18 in tutta Italia, l’ipotesi del governo per il nuovo Dpcm

Coprifuoco alle sei della sera, in tutta Italia. Serrande abbassate e persone chiuse in casa, tranne chi è fuori per lavoro, salute o altre necessità ed emergenze, da comprovare con autocertificazione. È questa la nuova misura di cui si discute nel governo e che potrebbe essere inserita nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà entro lunedì sera. Le altre norme nazionali, destinate a finire nel decreto “cornice”, sono il blocco della mobilità tra Regioni, la chiusura dei centri commerciali almeno nei week end e lo stop ai corner giochi nei bar e nelle tabaccherie. Tra governo e presidenti delle Regioni è in corso un braccio di ferro su chi debba assumersi la responsabilità di scelte impopolari. I governatori frenano, perché non vogliono che l’onere di trasformare in zone rosse le grandi città ricada tutto sulle loro spalle. Lo stesso discorso vale per la scuola: per l’esecutivo devono essere i governatori a decidere se passare alla didattica a distanza, in base all’indice Rt del loro territorio.

I «confini» interni

In questo caso il provvedimento sarà del governo e dunque uguale su tutto il territorio nazionale. Non sarà più possibile oltrepassare i confini regionali se non per «comprovate esigenze», quindi motivi di lavoro, di salute oppure emergenze che dovranno essere giustificate con un’autocertificazione. È una delle misure che l’esecutivo ritiene indispensabili per limitare il movimento delle persone e per evitare che nelle aree dove i numeri del contagio da Covid-19 sono bassi possa impennarsi la curva epidemiologica.

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