Indice Rt e Dpcm Covid, ecco le Regioni in allarme rosso. Verso lo scenario 4

Roma – Potrebbero essere la Calabria, il Piemonte e la Lombardia le Regioni che, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, potrebbero rischiare di rientrare nelle prime ordinanze del ministero della Salute con la previsione di misure più restrittive, collocandosi in uno scenario 4 di rischio alto. Piemonte e Lombardia, in particolare, hanno superato la soglia dell’indice di trasmissibilità Rt pari a 2 (rispettivamente sono a 2.16 e 2.09) e la Calabria è a 1,66. I dati del nuovo monitoraggio, atteso per domani alle 16, potrebbero però segnare un cambiamento del trend, poichè potrebbero iniziare a riportare gli eventuali effetti legati alle misure dell’ultimo Dpcm. Intanto, stasera non dovrebbe tenersi nessuna riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza: salvo sorprese dell’ultimo minuto, infatti, il presidente del Consiglio, prima di adottare il nuovo Dpcm allo studio, vorrebbe vedere i nuovi dati di domani e l’aggiornamento della curva epidemiologica da parte dell’Istituto superiore di sanità. 

In attesa, dunque, dei dati del monitoraggio, il premier Conte questa mattina alla Camera ha già annunciato che sono tre gli scenari di rischio nei quali saranno suddivise le regioni per modulare leulteriori restrizioni su base locale come previsto dal nuovo Dpcm. “l prossimo Dpcm ha detto Conte – individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. L’inserimentodi una regione in una specifica fascia avverrà con ordinanza del ministro della Salute”. Vale la pena di ricordare che a livello nazionale l’ultimo indice Rt era salito alla preoccupante cifra di 1,7.

Quali sarebbero allora le Regioni a rischio? Per ora possiamo basarci sull’indice Rt  (l’indice di contagiosità) di ciascuna Regione (qui tutti i dati) così come calcolato nell’ultimo report settimanale dell‘Istituto Superiore di Sanità (Iss): i dati che vi forniamo ora sono dunque aggiornati all’ultimo documento di venerdì scorso 30 ottobre, che analizza il monitoraggio della settimana precedente, nell’attesa dei prossimi dati che verrano forniti domani.

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