Dpcm: regioni rosse, arancioni e gialle, dagli spostamenti ai negozi cosa si può fare e cosa no

Nuovo Dpcm, la ripartizione delle Regioni per zone 


Tutte le aree devono osservare il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma sono ammesse deroghe per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sempre nelle tre fasce inoltre didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media; capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%); musei e mostre chiusi; corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
Nelle regioni gialle e arancioni centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; inoltre didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media.

Gli spostamenti

Poi singolarmente sono previste misure differenti. La zona meno pesante è quella Gialla. In questi territori Consentiti sono ammessi trasferimenti fuori dai confini della Regione, a condizione che la regione accanto sia accanto sia nella stessa zona rischio moderato. Questo significa per fare un esempio concreto che dal Lazio non si può andare in Campania, perchè quest’ultima fa parte dell’area arancione. Così come chi sta in Liguria (zona arancione) non può recarsi in Emilia Romagna nè in Toscana (zone gialle). 

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Nelle aree della seconda fascia è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; poi insieme alle zone rosse, bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie restano chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio; negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali e mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. 


Lombardia e le altre aree zona rossa hanno tre grandi divieti. Spostamenti in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; centri commerciali chiusi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie. 

IL MESSAGGERO

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