Luca Palamara, l’ex pm a Libero: “Ho fatto parte di un meccanismo. Ora voglio riformare la magistratura”
È al centro di una vicenda complessa scoppiata in seno alla magistratura, e che ha trovato – almeno apparentemente – un solo protagonista, un unico colpevole: Luca Palamara. Eppure, basta scavare un poco tra le pieghe di questa storia per capire che non ha senso urlare allo scandalo. In queste ore circola la storia della “manina” che avrebbe passato le carte ai giornali per far saltare le trattative sul nuovo vertice dei pm di Roma. Pare una spy story «Non sta a me stabilire se esista o meno una “manina” che avrebbe passato le carte ai giornali con riferimento a fatti e notizie che riguardavano l’indagine nei miei confronti. Ciò che è certo è che anch’ io sono interessato a comprendere come e perché determinate informazioni siano state divulgate e diffuse in maniera illecita».
Perché ciò che è considerato normale in politica non lo è all’interno della magistratura?
«In questo momento, e sottolineo in questo momento, è stato più facile identificare nella mia persona l’unico autore degli accordi all’interno delle correnti. Ma ciò è accaduto perché non è mai stato spiegato il meccanismo attraverso il quale le correnti operano all’interno della magistratura stessa. Questo ha creato una sorta di diversità tra ciò che avviene in politica e ciò che avviene in magistratura. Intendo dire che, poiché mai stato reso pubblico il sistema delle nomine all’interno del Csm, quando si è iniziato a parlarne si è gridato allo scandalo. I cittadini conoscono il sistema delle nomine in politica e perciò non lo ritengono scandaloso».
Il Csm sembra non trovare pace anche sulla nomina in sostituzione del dimissionario Mancinetti.
«Non ritengo di essere la persona più indicata a rispondere alla domanda. Posso dire ciò che penso: non si è raggiunto un accordo tra le correnti».
Di recente è entrato a far parte della Commissione sulla riforma della giustizia del Partito Radicale. Una giustizia giusta è possibile?
«Per circa 25 anni ho operato all’interno della magistratura, e ho sempre seguito la linea dell’applicazione imparziale della legge. Avrò modo e occasione, spero, di dimostrare che mi sono sempre battuto per i principi di una giustizia giusta. Per questo motivo, ho ritenuto di voler mettere a disposizione l’esperienza della mia attività per chi si è sempre battuto per questi principi, anche se ho espresso nel corso degli anni diversità d’opinione e d’idee su determinate questioni. Però, poiché ritengo che il tema della giustizia molto importante per la vita dello Stato e dei cittadini, voglio mettere il mio bagaglio personale e professionale a disposizione di tutti».
Pages: 1 2