Perché? De Magistris si è spinto a ipotizzare che la Campania non fornisca “dati reali ed attuali”. Il governatore Vincenzo De Luca, per una volta cauto, ha parlato così: “Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid, a fronte di una diffusione sostanzialmente omogenea del contagio”. Poiché di solito il presidentissimo non usa mezze parole, è lecito immaginarsi un non detto. E viene spontaneo ripensare alla sera del 23 ottobre, quando, nel centro di Napoli, centinaia di manifestanti, inclusi tifosi violenti e camorristi, scatenarono l’inferno contro il coprifuoco alle 23. Come avrebbero reagito se la regione oggi fosse finita in rosso? È forse a causa loro se resta aperta? Più che gialla, la Campania è un giallo.

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