Putin ha il Parkinson? La clamorosa rivelazione sulla malattia del presidente russo
Una voce mai confermata negli anni scorsi è che il presidente russo sarebbe costretto a sottoporsi a continue trasfusioni di sangue. È un fatto che dall’inizio della pandemia, le misure di protezione del presidente siano impressionanti: Putin vive in totale isolamento, partecipa alle riunioni solo a distanza chiuso in un bunker senza finestre e appare raramente in pubblico.
Sui tempi, «nessuno lo sa esattamente» e la «decisione non è ancora stata presa», ma Putin avrebbe confessato ai suoi che «potrebbe fare un annuncio a gennaio». Sulla decisione peserebbero le insistenze di Alina Kabaeva, ex olimpionica di ginnastica artistica e compagna di vita di Putin, e soprattutto delle due figlie del presidente, Marina Vorontsova e Katerina Tikhonova: «C’è una famiglia che non ha un ruolo pubblico ma ha molta influenza su di lui», dice Solovei.
Lo scenario di una dimissione anticipata getta una luce diversa sulla lettura fin qui dominante della recente riforma costituzionale, approvata con un referendum, che ora consente a Putin di ricandidarsi per altri due mandati dopo il 2024, quando scadrà quello attuale, e quindi teoricamente di rimanere in carica fino al 2036, quando compirebbe 84 anni. Se fosse vera l’ipotesi del ritiro, allora Putin avrebbe agito per evitare di trovarsi nelle condizioni di un’anatra zoppa e organizzare la propria successione in piena autonomia e libero da pressioni.
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