Elezioni Usa, Letta: “Senza Trump il sovranismo si sgonfierà anche in Europa”
di Annalisa Cuzzocrea
ROMA – Secondo Enrico Letta, bisogna stare ai fatti: “Biden ottiene il più grande risultato numerico della storia degli Stati Uniti: 72 milioni di voti, oltre 4 milioni più di Trump. Un risultato enorme, importantissimo”. L’ex premier, preside dell’Istituto di studi politici di Parigi Sciences Po, è certo che – se Biden sarà eletto come sembra – la sconfitta di Trump segnerà un declino del sovranismo nel mondo. E avrà un’influenza positiva prima di tutto in Europa.
Biden ha puntato tutto sugli afroamericani perdendo i latinos, spaventando i moderati senza conquistare fino in fondo gli altri. Non è stato un errore?
“Si era creata l’aspettativa che Texas o Florida potessero girare per i democratici facendo arrivare un risultato immediato, ma non si capisce perché. Non era mai accaduto. Penso che quello di Biden sia un grande risultato. E aggiungo: Trump sarà con ogni probabilità il primo presidente uscente che perde la rielezione da 28 anni. L’ultimo fu Bush contro Clinton. Non è secondario, in una situazione in cui oggettivamente rappresenta qualcosa che travalica i confini del partito repubblicano. È un fenomeno di massa che va oltre la politica e infatti ha una grande presa anche fuori dagli Stati Uniti”.
Ha creato un immaginario?
“In assoluto, forse dopo Kennedy, e mi pento subito del paragone, è il presidente americano che ha maggiori seguaci fuori dal suo Paese. C’è gente che ha a casa la sua foto come quella di un santo o del Che”.
Un’icona mondiale, ma cosa rappresenta: successo, spregiudicatezza, la voglia di essere politicamente scorretti?
“Tutto questo unito a “io me ne frego, penso a me, avete rotto le scatole con la teoria delle minoranze. Mi voglio occupare della maggioranza, degli uomini bianchi che avete voluto colpevolizzare, limitare”. Dal punto di vista identitario questa è una linea di faglia profondissima nella società. Per questo è divisivo anche in Italia”.
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