Lockdown morbido: le sei regioni verso la zona arancione

Veneto, Campania, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria sono le sei regioni che rischiano di diventare zona arancione e di trovarsi nel lockdown “morbido” con un’ordinanza del ministero della Salute che però deve prima attendere i risultati del monitoraggio dei 21 indicatori e degli Scenari dell’Istituto Superiore di Sanità il cui invio è stato rimandato a oggi. E per un motivo abbastanza curioso: gli enti locali non hanno inviato i numeri necessari per effettuare i calcoli e prendere le decisioni. Quattro tra queste sei potrebbero “cambiare zona” già tra oggi e domani con la firma di Roberto Speranza e l’avallo politico di Giuseppe Conte. Anche se i governatori diranno no. 

Lockdown morbido: le sei regioni verso la zona arancione

E così il “Report 25” che era atteso per stasera allo scopo di consentire di prendere una decisione già in serata o al più tardi stamattina, lunedì 9 novembre, finisce per tardare. Portandosi dietro anche un inedito toto-regioni, visto che mentre l’Alto Adige ieri ha deciso di dichiarare la zona rossa sul suo territorio, c’è confusione sulla possibilità di dichiarare la zona arancione in tutti i territori che sono attualmente a rischio. E visto che si tratta di una decisione “politica”, alla fine è molto probabile che conteranno anche altri fattori oltre ai numeri. Il tutto accade mentre l’ultimo bollettino della Protezione civile riporta 32.616 nuovi casi, con circa 191mila tamponi (circa 40mila meno di ieri), e 331 decessi. Sono 115 i pazienti in terapia intensiva in più rispetto a ieri: il totale sale a 2.749. Lombardia (+6.318), Campania (+4.601) e Piemonte (+3.884) sono le regioni con l’incremento più alto di casi nell’ultima giornata. E mentre la Fnomceo, Federazione degli ordini dei medici, chiede il lockdown per tutto il Paese.

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