Quando perdiamo le persone speciali

Per me sono queste quattro figure, per altri potrebbero esserci nomi diversi, ma il dolore per i grandi che ci lasciano non cambia. Perché poi c’è l’altro sentimento: la percezione di una nostra inadeguatezza, il sentire oscuramente di non essere all’altezza, di non riuscire a fare, ciascuno nel proprio ambito, per stanchezza o disillusione, qualcosa di interamente nostro e che renda la vita una sfida accettata, anche se non vinta. Per questo la perdita quasi in simultanea di quei talenti (di quelle eccellenze, come si dice di frequente oggi con un termine orribile) fa così male e procura tanto dolore, personale e di tanti. Chiusa parentesi privata.

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