Coronavirus, le ultime notizie dall’Italia e dal mondo sul Covid
Ore 9.38 – 412.906 morti in America latina
Sono
412.906 le persone morte in America latina per cause riconducibili al
contagio da nuovo coronavirus. Il numero degli infetti accertati dai
diversi ministeri della Salute supera quota 11,6 milioni. Dati che fanno
della regione la più colpita dalla pandemia, tra le grandi aree del
mondo. Oltre al Brasile, terzo, altri tre paesi sono compresi nella
graduatoria dei dieci più infettati, in termini assoluti: Argentina
(settima), Colombia (nona) e Messico (decimo). Il Brasile e il Messico
sono inoltre secondo e quarto nella graduatoria mondiale del numero di
vittime collegate alla Covid-19. In Messico si contano 967.825 casi di
contagio e 95.027 morti.
Ore 9.30 – Atalanta-Valencia «bomba», 1 spettatore su 5 con sintomi
La
partita di Champions league dello scorso 19 febbraio tra Atalanta e
Valencia, disputata allo stadio di San Siro a Milano, è stata una vera
«bomba» per la diffusione del Coronavirus nella provincia di Bergamo,
tra le aree più colpite al mondo. A confermarlo un questionario
realizzato dall’agenzia di data management Intwig, anticipato da Fanpage.it:
oltre un quinto dei tifosi che erano presenti allo stadio San Siro
svilupparono i sintomi del Covid-19. «È stata la tempesta perfetta, un
evento così è difficile da replicare – spiega Aldo Cristadoro,
amministratore delegato di Intwig -: 36mila persone che si spostano
tutte assieme da uno stesso luogo per assistere allo stesso evento».
Tanti furono, infatti, i tifosi bergamaschi che, a causa di problemi di
omologazione dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, dovettero raggiungere
Milano per seguire la loro squadra del cuore.
Ore 9.27 – Scuola: Emiliano, evitate di mandare bambini a scuola
«Faccio
mio l’appello dei pediatri: evitate di mandare i bambini a scuola in
presenza, questo è più sicuro sia per i bambini che per la salute
pubblica. Scegliete, se possibile, la Dad, e da casa – sia pure con
tutti i limiti – cercate di fare il possibile, fino a quando i dati
epidemiologici non scenderanno». È l’appello rivolto alle famiglie dal presidente della Regione Puglia,
nel giorno in cui gli istituti pugliesi – elementari e medie – devono
riaprire per effetto della decisione di venerdì scorso del Tar della
Puglia ha sospeso l’ordinanza della Regione che aveva disposto la dad in
tutte le scuole a partire dalle elementari. Dopo la decisione del Tar,
il presidente della Regione ha emesso una nuova ordinanza che dispone la
possibilità per le famiglie di scegliere se avvalersi della didattica
in presenza o di quella digitale. E oggi, in una intervista al Tg Norba,
il governatore pugliese ha ribadito l’invito a preferire la didattica a
distanza. Alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha chiesto
di cambiare il provvedimento, Emiliano dice: «Questo modo di fare è
sbagliato. È un atteggiamento non collaborativo, non istituzionale, non
degno di chi rappresenta la scuola. È bene darci una mano, soprattutto
se c’è una pandemia in corso. Io in ogni caso ho risposto in modo
garbato alla ministra e sono pronto a leggere tutto quello che mi
manderà con grande obiettività».
Ore 8.30 – Galli (Sacco): «Situazione ampiamente fuori controllo»
«Temo
che non ci sia il benché minimo dubbio nel dover sottolineare che la
situazione» di Covid-19 in Italia «è ampiamente fuori controllo», con
«un costante incremento della diffusione dell’infezione» pur con
«differenze locali e regionali». È la lettura di Massimo Galli,
infettivologo dell’ospedale Sacco-università Statale di Milano,
intervenuto ad «Agorà» su Rai 3. «Le misure adottate devono essere
applicate con estrema attenzione ed efficacia – avverte l’esperto – se
vogliamo sperare di invertire una tendenza in tempi ragionevoli e non
trovarci in una situazione ancora più complessa a brevissimo termine».
Galli ha sottolineato anche che «le altre malattie non vanno in
sciopero perché c’è la Covid: bisogna organizzarsi in modo da vagliare
bene tutte le situazioni che non possono essere rimandate, altrimenti la
pandemia finirà con il fare dei danni che vanno ben al di là del
tristissimo gran numero di morti. Morti che – e questo è un grande
rammarico – potevano essere contenuti ed evitati». «Tutti ricordiamo
che cosa è successo questa estate – ha concluso – con aperture generali
che non ci potevamo permettere». Per Galli le «dolorose chiusure» sono
«assolutamente necessarie» per provare a contenere l’impatto della nuova
ondata di Covid-19 nel nostro Paese, «e l’appello dell’Ordine dei
medici» che ha chiesto ieri il lockdown in tutta Italia «è interessante e
importante in questo senso, perché in realtà esprime un parere che è
assai generalizzato tra i medici di questo Paese». Infine, Galli ha
anche commentato le polemiche che hanno investito Giuseppe Zuccatelli,
nominato nuovo commissario per la Sanità calabrese, che in un video
apostrofa come «inutili» le mascherine. «Quella sulle mascherine è
un’affermazione completamente sbagliata, da leggenda metropolitana». «È
vero che all’inizio della pandemia non avevamo molti elementi- spiega
Galli- Ma uno che si occupa di organizzazione sanitaria è meglio forse
che non si allarmi e abbia un atteggiamento mentale per cui non si
allarga su cose che non conosce e non sono alla sua portata».
Ore 8.16 – Il monito dalla Germania: «Italia zona a rischio»
L’Ente
responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive
in Germania, l’Istituto Robert Koch di Berlino (Rki) ha dichiarato
tutta l’Italia zona a rischio coronavirus. Da ieri 8 novembre, ai
viaggiatori è, quindi, sconsigliato di recarsi nel Paese. Chi entra in
Germania da zone a rischio coronavirus da oggi dovra’ porsi in
quarantena per dieci giorni e non più 14 come in precedenza. Tuttavia,
sara’ possibile lasciare la propria abitazione soltanto dopo aver
ottenuto i risultati con esito negativo dell’esame per la Sars-Cov2.
Ore 7.26 – Oltre 50 mln di casi nel mondo: Usa vicini a 10 mln di contagi
Sono oltre 50 milioni i casi di coronavirus registrati nel mondo. Secondo i dati della Johns Hopkins University sono infatti 50.395.314 i contagi totali registrati. In testa sempre gli Stati Uniti vicini ai 10 milioni di casi: ad oggi sono infatti 9.968.155 i contagi del Paese. Seguono India (8.553.657 casi) e Brasile (5.664.115): quarta la Francia, prima delle nazioni europee, a 1.835.187 contagi.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2