Vaccino Covid, gli scienziati: «Prodotto sicuro». Dubbi sull’immunità di gregge
di Graziella Melina
Il vaccino sviluppato dalla Pfizer e da Biontech è «efficace e sarà certamente anche sicuro». Gli scienziati italiani accolgono con ottimismo il risultato diffuso dal colosso farmaceutico statunitense, che cioè durante la fase 3 della sperimentazione il prodotto testato è in grado di proteggere per il 90 per cento delle infezioni da Sars Cov 2. «È un’ottima notizia – afferma Mauro Pistello, vicepresidente della Società italiana di Microbiologia e ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all’Università di Pisa – dimostra che non solo questo vaccino produce la risposta immunitaria, ma anche che questa risposta protegge. Ovviamente, è una risposta che ci dice che il vaccino ha i buoni prerequisiti per poter funzionare».
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Serviranno però ulteriori studi per capire «la durata della protezione, se effettivamente un soggetto che è esposto ad un’alta carica di virus venga protetto oppure no. Però, certamente – rimarca Pistello – si parte col piede giusto, le premesse sono molto buone». Inoltre, la velocità di realizzazione non inficerebbe la sicurezza. «Visti i grandi numeri dei soggetti coinvolti nell’epidemia, il grado di speditezza dell’intero processo è normale in un’emergenza mondiale, ed è ovvio che ci siano molti meno paletti burocratici. Ma questo non significa che il vaccino sia meno sicuro. Considerato, poi, che si sono arruolati subito grandi numeri di volontari nella sperimentazione, se ci fossero stati dati evidenti che il vaccino è pericoloso per qualcuno, l’avrebbero bloccato o ci sarebbero stati dei ritardi».
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