Primi passeggeri per il treno supersonico. “Volerà nel tunnel a mille chilometri l’ora”
di ANDREA BONZI
Da Milano a Torino in meno di dieci minuti, il tempo di una pausa caffè. Da New York a Washington in mezzora, così c’è il tempo di scambiare anche due chiacchiere. Un futuro dei trasporti possibile con il supertreno a levitazione magnetica capace di superare i mille chilometri orari. Se ne parla da anni, ma ieri il prototipo della Virgin Hyperloop, facente capo al vulcanico Richard Branson, ha superato un test fondamentale, portando a termine la prima corsa passeggeri al mondo di una capsula a levitazione.
Due i passeggeri, i dirigenti di Virgin Hyperloop Josh Giegel e Sara Luchian. Ancora relativamente bassa, al momento, la velocità: hanno viaggiato sul mezzo di prova toccando i 172 chilometri all’ora, nel centro DevLoop dell’azienda a Las Vegas, in Nevada. Ma le potenzialità del supertreno arrivano teoricamente oltre i mille chilometri all’ora: due volte più veloce di un volo su jet e quattro volte rispetto a un attuale un treno ad alta velocità. Prestazioni possibili grazie al fatto che questi treni viaggiano attraverso tubi ‘a vuoto’, senza incontrare praticamente alcuna resistenza. Il che lo rende anche sostenibile da un punto di vista delle emissioni.
La tecnologia Hyperloop è stata teorizzata per primo da Elon Musk, patron di Tesla, già sette anni fa. Dopo alcuni passaggi, si è arrivati a Virgin Hyperloop One, di proprietà di Branson. L’azienda ha eseguito oltre 400 test senza passeggeri nel sito del Nevada e mira ad avviare le operazioni commerciali entro il 2030. Non è la sola società che lavora su questo tipo di tecnologia, ci sono anche la canadese Transpod e la spagnola Zeleros.
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