Covid, Toscana: verso lo stop alle attività programmate negli ospedali | Il sindaco di Varese: “Non c’è più posto nelle nostre strutture”
L’epidemia di coronavirus continua a flagellare l’Italia. Secondo l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, il 52% dei ricoveri nei reparti di area medica degli ospedali riguarda pazienti Covid: un dato che riguarda undici Regioni. Gli ospedali di Varese, ha riferito il sindaco Davide Galimberti, “stanno raggiungendo la saturazione, non c’è più posto”. Mentre nelle strutture dell’Asl Toscana centro si va verso lo stop alle attività programmate.
- 11 nov 16:21 Covid, a Sassari contagi in crescita: 487 in totale Numeri di positivi in continua ascesa a Sassari. I dati dei contagi inviati oggi da Ats al sindaco Nanni Campus, e diffusi da Palazzo Ducale, dicono che i residenti in città positivi al coronavirus fra le persone sottoposte a tampone sono 487, 27 in più di ieri e 85 in piu’ di una settimana fa. Di queste, 31 sono ricoverate in ospedale.
- 11 nov 16:17 Sileri: “Molto improbabile un lockdown nazionale” Un lockdown nazionale “lo escludo – dice a SkyTg24 il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri -, salvo che i dati di domani e dopodomani non mostrino in tutte le Regioni, in maniera omogenea, una rincorsa al virus non fattibile e dei posti letto, non più presenti per cui altre Regioni debbano diventare di colore rosso. Con 21 sistemi regionali rossi è chiaro che è un lockdown nazionale, ma è francamente molto improbabile. E’ verosimile invece che altre Regioni meritino un innalzamento di livello di guardia e possano divenire arancioni e qualcuna rossa, ma aspetterei i dati di venerdì, quando ci sono i numeri del report settimanale”.
- 11 nov 16:00 Toscana centro, negli ospedali stop alle attività programmate “Stiamo per fermare tutte le attività programmate, è questione di giorni”. Lo afferma Paolo Morello Marchese, il direttore generale dell’Asl Toscana centro. Il provvedimento, spiega, riguarderà tutti gli ospedali dell’azienda sanitaria (tranne Careggi, azienda ospedaliera universitaria a se stante) e ha lo scopo di liberare posti letto per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Resteranno garantiti gli interventi di chirurgia oncologica, quelli per patologie tempo dipendenti, come infarto e ictus, e le urgenze.
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