Coronavirus, i nuovi divieti: jogging, fumo in strada e negozi chiusi

I mercati

A Bolzano e a Trento sono stati proibiti tutti i mercatini, compresi quelli di Natale. Nel Lazio «nei giorni festivi, su aree pubbliche o private» niente bancarelle a meno che non vendano generi alimentari. Vietati anche le esposizioni «degli hobbisti e i mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo».

Bar e ristoranti

In Veneto rimane il divieto di consumare cibo e bevande dopo le 15 se non si sta seduti al tavolo, anche se i locali possono chiudere alle 18.

Le scuole

Da lunedì in Alto Adige scatta la didattica a distanza per tutte le medie e superiori, la presenza dei bambini negli asili e nelle scuole elementari sarà consentita solo ai figli di chi svolge lavori essenziali. Catanzaro ha chiuso invece tutte le scuole, anche gli asili, fino al 28 novembre. In Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia sono invece vietate le lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato. L’assessore alla Sanità della Sardegna ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, mentre il sindaco di Palermo ha ritirato l’ordinanza che aveva firmato appena due giorni fa per la sospensione delle lezioni in presenza.

Attività motorie

In Emilia non si potrà passeggiare e fare sport sul lungomare, in Friuli chi vuole dedicarsi alla ginnastica dovrà stare lontano dai centri storici. L’attività motoria a Bolzano è consentita entro una distanza massima di 1.000 metri dalla propria abitazione e sarà controllato attraverso una applicazione del telefono. A Rimini si può passeggiare o correre sul lungomare, ma senza fermarsi.

Senso Unico

A Verona e Pesaro scatta il senso unico nelle vie pedonali, a Cittadella, in provincia di Padova, divieto di fumo in strada.

CORRIERE.IT

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