Campania, bombole d’ossigeno introvabili: spunta il mercato nero e anche chi… le getta nei rifiuti
“Ci arrivano segnalazioni di improbabili vendite di bombole di ossigeno e, addirittura, di ‘ricariche’ attraverso canali paralleli: del fenomeno ho già riferito ai Carabinieri”, denuncia pubblicamente il presidente di Federfarma Napoli Riccardo Maria Iorio. L’appello alla cittadinanza campana di restituire in farmacia le bombole vuote e inutilizzate non sembra aver sortito l’effetto sperato. Così alla denuncia del mercato nero, si affianca la polemica intorno alle bombole gettate tra i rifiuti nel quartiere partenopeo di Infrascata, come segnalato su Facebook.
L’appello dei farmacisti napoletani – “Situazione drammatica” per l’ossigeno nelle farmacie di Napoli con bombole in via di esaurimento e “anche per l’ossigeno liquido i tempi di attesa sono di una settimana”, mentre, di fronte alla carenza, si sta già muovendo un pericoloso “mercato parallelo”. E’ l’allarme lanciato dal presidente di Federfarma Napoli Riccardo Maria Iorio.
“I farmacisti napoletani sono allo stremo professionalmente e,
soprattutto, umanamente; non riuscire ad esaudire le richieste di
ossigeno è una mortificazione umana, prima ancora che professionale”, ha
dichiarato il presidente in una nota affidata ai social.
“Abbiamo incessantemente richieste di ossigeno nelle farmacie; persone
comprensibilmente disperate ed impaurite alle quali, purtroppo, dobbiamo
rispondere quasi sempre negativamente. A poco è valso l’appello di
riconsegnare le bombole in farmacia: oramai la domanda è di gran lunga superiore all’offerta“,
prosegue Iorio che racconta di farmacisti “andati personalmente a casa
delle persone pur di recuperare bombole, ma le ditte distributrici di
ossigeno, che pure stanno svolgendo un lavoro senza sosta praticamente
h24, hanno difficoltà anche a ritirare nelle farmacie quei contenitori
che con tanta fatica siamo riusciti a recuperare”.
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