Campania, bombole d’ossigeno introvabili: spunta il mercato nero e anche chi… le getta nei rifiuti
“Considerando che in tempi normali ogni farmacia detiene mediamente
7/8 bombole d’ossigeno, stimiamo che le oltre 800 farmacie tra Napoli e
provincia abbiano distribuito oltre 5mila bombole d’ossigeno gassoso.
Sta capitando anche di non riuscire a fornire l’ossigeno per altre
patologie”, precisa il presidente di Federfarma Napoli. “Abbiamo
registrato, tra tante, la disperata richiesta di un cittadino che ha
telefonato in Federfarma perché non riusciva a reperire una bombola
d’ossigeno per la moglie affetta da tumore polmonare”.
“Anche la possibilità di prescrivere ossigeno liquido da parte dei
medici di base – precisa Iorio – si sta rivelando un intervento tardivo
ed insufficiente perché anche il numero dei contenitori di ossigeno
liquido è, ad oggi, ancora limitato. Basti pensare che solo nel
territorio dell’Asl Napoli 1 ci sono ancora decine di richieste da evadere, mentre nella Napoli 3, le ditte ci indicano tempi di consegna anche di una settimana”.
“Purtroppo – evidenzia Iorio – quanto accaduto a marzo in Nord Italia sta accadendo adesso qui da noi. A mio avviso è mancata la programmazione di un fenomeno ampiamente prevedibile da parte del governo, invece stiamo vivendo la stessa identica situazione delle introvabili mascherine di qualche mese fa, con i farmacisti inermi di fronte ad una situazione oramai drammatica. In questo scenario – chiosa Iorio – ci arrivano segnalazioni di improbabili vendite di bombole di ossigeno e, addirittura, di “‘ricariche’ attraverso canali paralleli; del fenomeno ho già fatto denuncia ai Carabinieri”.
La segnalazione su Facebook – Dinanzi a tutto ciò arriva la foto-denuncia pubblicata dal blog “Infrascata – Via Salvator Rosa”. “Accanto ai rifiuti – è quanto si legge a corredo della segnalazione – due bombole d’ossigeno abbandonate”. “Dopo i tanti appelli di questi giorni – è il commento – è un reato compiere questo gesto. Il vero virus è la cattiveria umana”.
TGCOM
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