Saturimetro: economico o professionale? Come scegliere i modelli
di VALERIA PANZERI
Milano – Il saturimetro – altrimenti detti pulsossimetro – nel pieno della seconda ondata della pandemia di Coronavirus si sta rivelando una sentinella molto utile per i cittadini. Parliamo di strumenti portatili facili da utilizzare, capaci di rilevare attraverso gli infrarossi la quantità di ossigeno arterioso presente nel sangue circolante di una persona. Negli ultimi mesi questi dispositivi si sono dimostrati preziosi alleati nel monitoraggio – anche domiciliare e in autonomia – dei pazienti Covid. Con il saturimetro è infatti possibile intercettare una complicanza severa dell’infezione, segnalata da un calo di concentrazione di ossigeno nel torrente circolatorio, indicativo del fatto che un malato stia covando una polmonite interstiziale. In parallelo al moltiplicarsi dei contagi di Covid-19 si è diffusa anche la crescente raccomandazione da parte dei medici di tenere in casa un saturimetro. Per un paziente, infatti, avere la possibilità di controllare il livello di ossigeno nel sangue e segnalare rapidamente eventuali variazioni sospette, in seguito alle quali potrebbe rendersi necessario un ricovero, può rivelarsi di fondamentale importanza.
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Il modello di saturimetro più adatto
Come scegliere quindi il saturimetro più adatto alle reali necessità? Orientarsi nel dedalo delle variegate tipologie di offerta di questi dispositivi non è cosa facile. Negli ultimi mesi, infatti, si è assistito ad un fiorire dei più disparati modelli, che spaziano dal basic e spartano a più sofisticati sistemi. Inutile aggiungere che ce n’è davvero per tutte le tasche. Vediamo le diverse soluzioni e i loro utilizzi più appropriati.
– Partiamo dalla scelta più economica: il classico saturimetro base che si “pinza” sul dito, capace di riportare i valori generici relativi a saturazione e pulsazioni. Il costo di questi dispositivi, di facile utilizzo, si aggira tra i 20 e i 30 euro. Possono rappresentare un buon compromesso per chi non si trova in condizioni tali da necessitare monitoraggi costanti (per esempio notturni), né un livello di precisione assoluta.
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