Coprifuoco a mezzanotte: dal 3 dicembre si riparte. Il Lazio: noi non apriamo
Nulla però è ancora deciso. Come hanno spiegato Speranza e Boccia «40 giorni per un’epidemia sono un tempo molto lungo e parlare di Natale adesso è lunare». «Ci vorrebbe la sfera di vetro», secondo il premier Giuseppe Conte. Ma allo stesso tempo, visto il pressing dei governatori e «il disagio sociale e psicologico» degli italiani, il governo sta predisponendo «vari scenari», in base a come sarà l’indice Rt. Con una certezza: «Non sarà un Natale da liberi tutti», ma «sobrio e improntato alla massima cautela».
Ciò varrà soprattutto nelle case, dove l’esecutivo si appresta a fare raccomandazioni, affidandosi «al buon senso degli italiani». «Dobbiamo predisporci», ha avvertito Conte, «a passare le festività in modo più sobrio. Veglioni, cenoni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili: una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva e molti altri decessi».
Dunque «niente cenoni di Natale con venti persone». Vigilia e Capodanno potranno essere festeggiati assieme ai familiari più stretti, parenti di primo grado, genitori e figli, fratelli e sorelle. Con la massima attenzione per le persone più anziane («che sarebbe meglio restassero nelle loro case»).
Se il primo imperativo del governo è evitare la terza ondata epidemica fermando i contagi a casa (il 75%), il secondo è tentare di salvare il settore più colpito dalle chiusure anti-Covid. Così già con il Dpcm del 3 dicembre ci potrebbe essere un allentamento del coprifuoco che vale in tutto il Paese, spostandone l’inizio dalle dieci di sera alle undici se non a mezzanotte. Nei locali varrà il divieto di tavoli con più di 4-6 persone e quello di bere o consumare cibi fuori dal locale. Lo stop alla movida resterà infatti ferreo.
Per i negozi e i centri commerciali (che potrebbero restare aperti anche la domenica), in modo da favorire lo shopping evitando le tradizionali calche natalizie, è previsto un allungamento dell’orario di apertura e un rigido contingentamento degli ingressi.
In ogni caso sarà un Natale a macchia di leopardo, perché al momento viene escluso che cadano le restrizioni su base regionale rosse, arancioni e gialle. Ciò significa che chi abita in una Regione o in una Provincia rossa o arancione, non potrà raggiungere i familiari residenti in Regioni o Province di diverso colore. E viceversa. Questo per evitare un diffondersi dei contagi.
IL MESSAGGERO
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