Centrodestra, In tre lasciano Fi per la Lega. Salvini: “Il centrodestra sarà presto un’altra cosa”
Per il resto, avrebbe commentato, «meglio così, da tempo avevano un piede fuori». Carrara in particolare: Carlo Calenda rivela adesso che era stato in predicato di passare anche con lui. Ma il toscano si era avvicinato ultimamente pure all’associazione di Mara Carfagna. In ogni caso, i tre erano in trattative da parecchie settimane con la Lega. Giancarlo Giorgetti ha avuto un ruolo, anche perché i tre centristi porteranno acqua al suo progetto di una nuova Lega “popolare” e a vocazione centrista. Un mese fa la visita dell’ex sottosegretario all’azienda cartiera della famiglia Carrara, a La Spezia. Poi i colloqui con lui e altri insofferenti (su Ravetto avrebbe prevalso però l’ascendente di Salvini in persona). Il via libera è arrivato nel giorno giusto per tirare una bordata agli alleati.
Salvini non fa più mistero in pubblico dei sospetti. «L’appello di Mattarella è alla collaborazione, non all’inciucio o ai rimpasti – tuona in mattinata in radio – Mi sembra che in Pd, 5s, Renzi e a leggere anche qualche pezzo di Forza Italia si stia parlando di posti, non di cose da fare». Rincarando sulla norma che blocca la scalata Vivendi a Mediaset e sul ruolo di Berlusconi: c’è dell’«ambiguità, non voglio pensare sia riconducibile a uno scambio di interessi e di favori politici e aziendali. Mediaset non ha bisogno di aiutini». Fuoco alle polveri, che scatena il coro di protesta di tutta la squadra berlusconiana. «Non è inciucio, ma tutela degli italiani», gli ribatte il numero due Antonio Tajani. «Quel che è avvenuto è frutto di anni di sudditanza alle ruvidezze del sovranismo leghista», attacca Osvaldo Napoli. «Qualcuno informa male Salvini, lo scriviamo pure in sanscrito che non entriamo in maggioranza», alza la voce Giorgio Mulè. Finché in serata non esplode lo stesso Berlusconi, tenendo il punto. «Fi è un soggetto fondante del centrodestra e io ho sempre lavorato per l’unità della coalizione», premette. «I nostri alleati sanno benissimo che senza di noi non avremmo un centrodestra, ma una destra isolata in Italia e in Europa». Come dire. Senza Fi non avete futuro di governo e finite come la Le Pen. Salvini accetta di mettere un punto, almeno per ora: «Lavoro con tutto il centrodestra per una coalizione unita, non ho tempo per polemiche politiche o inciuci».
Ma tra i due resta il gelo, fino a sera non c’è stata alcuna telefonata di chiarimento. Ma soprattutto quella diga resta aperta, per dare il colpo di grazia a Forza Italia.
REP.IT
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