Covid, Lombardia zona arancione da venerdì 27: cosa cambia rispetto alla zona rossa

di Sara Bettoni

Rossa sulla carta, arancione nei dati. L’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza conferma per la Lombardia un’altra settimana di rigide misure anti-covid. Rimane quindi una regione «rossa»: ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro, salute o per necessità presentando una autodichiarazione, continueranno ad essere chiuse le attività di vendita al dettaglio tranne gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai, i parrucchieri e gli altri negozi elencati nell’ultimo dpcm. Per bar e ristoranti rimarrà possibile solo la vendita d’asporto o la consegna a domicilio, le lezioni resteranno a distanza tranne che per gli iscritti al nido, alla scuola dell’infanzia, alla primaria e al primo anno delle medie. La classificazione però potrebbe cambiare a breve.

I segnali

La situazione della Lombardia da alcuni giorni è in miglioramento. I segnali arrivano sia dal territorio sia, finalmente, dagli ospedali. Sta calando l’indice di contagio Rt, sceso a 1.15 nell’ultimo monitoraggio, rallentano i ricoveri nei reparti a bassa e media intensità di cura. Due giorni fa, per la prima volta dopo settimane, gli ospedali hanno contato più dimessi che nuovi entrati, mentre ieri il saldo era positivo solo di 13 unità. Dando un’occhiata anche agli altri parametri (21 in totale) in base ai quali varia il colore delle regioni, si nota un rallentamento dell’epidemia. Secondo il meccanismo messo a punto per arginare i contagi però non bastano pochi giorni di dati «buoni» per fare cadere alcune restrizioni. È necessario che l’andamento sia costante e consolidato per tre settimane perché si allentino le misure. Per la Lombardia quindi servirà aspettare altri sette giorni.

La scadenza

Venerdì prossimo, 27 novembre, potrebbe diventare «arancione» a patto che i parametri continuino a registrare un miglioramento della situazione epidemiologica. Cosa cambia per i cittadini in caso di passaggio a uno scenario di gravità non più massima ma «solo» elevata? Rimane vietato uscire dal proprio Comune (se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità), ma all’interno del suo territorio è possibile muoversi liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Scattato il coprifuoco, si può uscire di casa solo per comprovate esigenze e compilando il foglio. È consigliato il lavoro a distanza, quando possibile. Si raccomanda fortemente di non invitare a casa propria persone non conviventi.

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