Gualtieri: “Impegno a livello Ue su sostegno ai settori più colpiti. Vogliamo rilanciare la digital tax”
Sollecitato dai giornalisti, Gualtieri è tornato a chiarire la posizione sul debito e l’ipotesi di cancellazione per quel che riguarda la parte sottoscritta dalla Bce durante la fase pandemica. Suggestione ripresa in queste ore anche da Fraccaro, a Bloomberg. “La posizione del governo – ha ribadito Gualtieri – è sempre la stessa: noi consideriamo che i debiti per definizione vanno rimborsati e sono sempre rimborsati. E che la strategia italiana per la cancellazione del debito e la sua riduzione si fa attraverso un percorso di finanza pubblica che è incentrato sulla crescita, sugli investimenti e su una politica finanziaria e di bilancio che oggi ha bisogno di un forte stimolo di bilancio fiscale ma come ovviamente, come indicato dalla Nadef, nel medio lungo periodo deve mettere il debito su un sentiero di riduzione graduale e sostenibile”.
Misiani: rinviare scadenze dal 30 novembre in avanti
Il governo utilizzerà “la quasi totalità delle risorse” dello scostamento da 8 miliardi “sul terreno fiscale per rinviare le scadenze fiscali dal 30 di novembre in avanti, il secondo acconto irpef, Ires, Irap, i versamenti di Iva, contributi e ritenute, privilegiando chi subisce significativi cali di fatturato, abbiamo il dovere di essere selettive per aiutare chi più ha bisogno”. Lo ha detto in Aula al Senato il viceministro all’Economia Antonio Misiani, spiegando che le scelte “arrivano anche da una interlocuzione e di un utilizzo di questi 8 miliardi che raccoglierà la sensibilità di tutte le forze parlamentari e in particolare dalle opposizioni per un intervento di sostegno a “chi svolge autonomo e indipendente, che sta soffrendo particolarmente e che è meno tutelato”.
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