“Giù le mani dalla messa di mezzanotte”. Il 58% degli italiani boccia il Natale anticipato

“Svizzera in pista, noi sciatori beffati due volte”

Per esempio l’ipotesi di anticipare la messa della mezzanotte di Natale alle 22 vede contrario il 58% della popolazione, però il dato fondamentale è che al contempo il 67% non ne comprende il vantaggio in termini di rischio sanitario se la celebrazione comunque si officia. Anche sul cenone di Natale i cittadini hanno molti dubbi, il 64% afferma che non ci dovrebbero essere restrizioni per una tradizione come questa e che spetta solo ai partecipanti la valutazione del rischio e non ad una legge dello Stato.

Per quanto riguarda la possibilità dello shopping natalizio ugualmente gli italiani sono per l’apertura di tutti i negozi (58%) e quindi per ripetere la tradizione del dono sotto l’Albero pur in presenza del virus. Maggiore condivisione con quelle che dovrebbero essere le regole dettate dal governo si registra invece nell’ipotesi di vietare l’utilizzo delle piste sciistiche. In questo caso il 52% della popolazione concorda con questo eventuale provvedimento, ma in realtà il dato fondamentale è che il 56% vieterebbe per tutti la mobilità legata esclusivamente alla vacanza ludica, invece il 60% non vorrebbe limitazioni per i ricongiungimenti familiari durante le feste.

Infine il capitolo didattica. Il 68% pensa che sia meglio riaprire le scuole il 7 gennaio che non a metà dicembre. Prevale la contrarietà per l’ipotesi dell’apertura domenicale degli istituti scolastici: solo il 27% degli italiani è favorevole a questa scelta. Il Natale in dimensione Covid è vicino. Gli italiani attendono informazioni certe.

*Direttore Noto Sondaggi

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