Ciciliano (Cts) sul Natale Covid: «spostamenti tra Regioni, una soluzione per le famiglie distanti»
di Fiorenza Sarzanini
Si può dare il permesso di sciare agli ospiti degli alberghi e a chi sta nella seconda casa?
«Lasciare aperti gli impianti sciistici per riempire hotel e case di montagna mi sembra un azzardo se davvero vogliamo riuscire a contenere l’epidemia. I dati sono in miglioramento ma abbiamo ancora importanti numeri giornalieri di contagiati e di decessi tanto che l’Rt nazionale è ancora superiore a 1».
Austria e Svizzera aprono tutto.
«Bisogna cercare di gestire l’intera partita in sede europea. In ogni caso per tutelare il Paese da nuovi contagi si dovrà prevedere un periodo di quarantena per i vacanzieri che rientrano. Questo certamente scoraggerà molti dal partire».
Fabio Ciciliano è il segretario del Comitato tecnico scientifico, è «l’uomo dei verbali», l’esperto che conosce ogni dettaglio delle norme in vigore.
Secondo il governatore del Veneto Zaia
per evitare gli assembramenti non serve chiudere cinema e teatri perché
la folla è altrove. È d’accordo?
«La folla sarà dovunque si
darà la possibilità di assembrarsi, quindi anche nei cinema e nei
teatri, soprattutto quando, al termine di un periodo di restrizioni, le
persone hanno bisogno di una giusta e normale vita sociale. Purtroppo
non è ancora il momento».
Nemmeno per aprire i ristoranti a Natale e Santo Stefano?
«In realtà per Natale, Santo Stefano e Capodanno si potrebbero
considerare le indicazioni del Cts quando ha suggerito di aprirli nei
giorni festivi e la domenica a pranzo, anche per prevenire aggregazioni
familiari nelle case che sarebbero poco controllate».
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