Ma adesso tocca a noi

Se tutti evitano gli assembramenti, gli assembramenti non si formano. Certo, anche i commercianti dovranno dare una mano, cercando di allungare gli orari. Anche perché, se dovessimo rivedere quello che abbiamo visto nel fine settimana in molte città italiane, le reazioni sarebbero inevitabili. Ha ragione Luca Zaia: «Se bisogna combattere gli assembramenti, è inutile chiudere le piste di sci e non i grandi magazzini». Lo stesso vale per bar e ristoranti, che pure avevano speso per prepararsi e mettere in sicurezza i locali: non possono essere gli unici a pagare il prezzo della chiusura.

Il premier Conte potrebbe farne un motto, se volesse: nuove regole no, nuova responsabilità sì. Solo così ne verremo fuori, come sempre nella nostra storia.

CORRIERE.IT

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