Spostamenti Natale, posti di blocco in autostrade e stazioni. Nei negozi controlli con i vigilantes
L’ordinanza
Una soluzione
che è già stata presa a Torino dal governatore Cirio, dopo il weekend di
follia per le strade del capoluogo piemontese. «Ho fatto un’ordinanza
precisa per disciplinare i centri commerciali, per la rilevazione della
febbre e lo scaglionamento degli ingressi», ha spiegato Cirio. Al
termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è
tenuto ieri, sono state stabilite «nuove misure», tra le quali la
possibilità di fare ricorso alla vigilanza privata. Previsti anche
controlli a campione nei punti di accesso a Torino per verificare il
rispetto delle limitazioni alla mobilità, che in zona arancione
prevedono la possibilità di spostarsi solo all’interno del proprio
Comune.
Nella circolare del Viminale che sarà inviata a breve
verranno date indicazioni anche per i controlli da disporre nelle
stazioni e nei punti nevralgici di entrata e uscita dalle città. E un
ulteriore nuovo piano verrà predisposto dal 18 dicembre fino al 10
gennaio, date in cui dovrebbe scattare la stretta sugli spostamenti
anche tra regioni gialle.
I party
Non
c’è alcun modo, invece, per evitare gli assembramenti nelle case
private. Con la speranza che l’invito alla prudenza, al senso di
responsabilità a vantaggio della sicurezza propria e altrui venga
raccolto anche per la notte di San Silvestro. Il mantenimento del
coprifuoco dovrebbe dissuadere, ma il rischio è che le feste vengano
organizzate comunque e, com’è tradizione, si protraggano fino al
mattino, in modo da aggirare i divieti. Il numero ristretto di persone
per gli eventi negli appartamenti o nelle ville dovrebbe ritornare nel
decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, ma sarà sempre una
raccomandazione. E l’intervento delle forze dell’ordine sarà possibile
solo in caso di disturbo della quiete pubblica.
Sabato sera nel centro di Napoli la polizia ha interrotto una festa privata in un salone adattato a “discoteca”: si ballava, anche senza mascherina, e sono scattate le sanzioni. Domenica scorsa un bar romano aveva organizzato persino un “Covid festival” con tanto di buffet e locandine nel quartiere: il locale è stato chiuso e il titolare multato. A Capodanno si teme dunque che il mondo dei party clandestini – organizzati con tam tam via whatsapp – possa pianificare feste segrete e illegali calpestando prudenza e decreti.
IL MESSAGGERO
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