Nuovo dpcm Natale: sì al pranzo al ristorante. Stop al cenone negli hotel: a Capodanno servizio in camera
Nuovo dpcm Natale, Boccia: divieto temporaneo spostamenti anche tra Regioni zona gialla
Scuola in presenza, ipotesi 14 dicembre per le superiori
«Per dare un segnale», i ragazzi delle superiori potrebbero tornare in Aula il prossimo 14 dicembre. È l’ipotesi su cui il premier Giuseppe Conte avrebbe sondato i capigruppo di maggioranza. Il presidente del Consiglio avrebbe precisato che l’ipotesi deve essere ancora sottoposta al vaglio del Cts: si tratterebbe di porre fine alla didattica a distanza nelle aree gialle dalla metà del mese. Le reazioni sarebbero state contrastanti: Iv avrebbe confermato la sua posizione favorevole ma altri partiti si sarebbero espressi contro.
L’ipotesi presentata dal governo ai capigruppo di maggioranza è di istituire tavoli presso le prefetture ai quali coinvolgere i presidi, gli amministratori e i responsabili del trasporto locale, per studiare soluzioni differenziate da zona a zona su orari di ingresso e presenze a scuola.
Sul punto restano prudenti i presidi: «Noi abbiamo sempre auspicato un ritorno pronto alla didattica in presenza, spero che sulle riaperture ci pensino bene e valutino con attenzione», dice il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli che spiega: «Capisco l’operazione simbologica ma mi chiedo cosa possa accedere nei grandi centri dove i trasporti non sono pronti». «In più occasioni – ha sottolineato – abbiamo ribadito che secondo noi devono sussistere certe condizioni per poter riaprire le scuole». L’eventuale apertura dal 14 dicembre potrebbe funzionare «nei piccoli centri, dove il problema del trasporto incide in misura minore, ma resterebbero comunque alcune problematiche sanitarie». «In 5 giorni – ha continuato – non si può pensare di fare chissà che. Finora c’è stata grande attenzione, mi chiedo cosa potrebbe accadere in quei cinque giorni».
Ristoranti aperti anche a Natale
Nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno. È quanto emerge dalla discussione in corso nel governo sulle misure del nuovo dpcm. Dovrebbero restare le limitazioni legate al distanziamento e ai posti ai tavoli, mentre per le abitazioni private dovrebbero essere dettate solo raccomandazioni.
Resta confermato il coprifuoco alle 22, anche nel periodo natalizio. Il nuovo dpcm, che sarà in vigore dal 4 dicembre, dovrebbe anche confermare – come annunciato – l’apertura dei negozi fino alle 21, per provare a limitare gli assembramenti.
Nodo hotel
Resta il nodo hotel: le Regioni hanno chiesto di aprirli a Natale nelle aree dello sci ma su questo il no del governo è stato finora fermo. Al vertice il tema ha acceso la discussione. Conte avrebbe detto che la misura presenta problemi, esprimendo i suoi dubbi.
Stop alle crociere
Il nuovo dpcm potrebbe inoltre fermare le crociere nelle festività natalizie. Una decisione finale non sarebbe stata ancora presa: «Si deciderà dopo confronto con il Parlamento», dicono dal governo.
IL MESSAGGERO
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