Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 2 dicembre: 20.709 nuovi casi e 684 morti
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.641.610 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +20.709, +1,3% rispetto al giorno prima (ieri erano +19.350), mentre i decessi odierni sono +684, +1,2% (ieri erano +785), per un totale di 57.045 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 823.335: +38.740 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +4,9% (ieri erano +27.088). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 761.230, pari a -18.715 rispetto a ieri, -2,4% (ieri erano -8.526), e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella. La flessione degli attuali positivi — sono in calo, con il segno meno davanti per la sesta volta nella seconda ondata (vedi 23/11 , 25/11 e 27/11, 30/11 e 1/12) — indica che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi positivi. Da ieri i guariti totali (823.335) — che oggi sono oltre la soglia di 800 mila — hanno superato i positivi totali.
I tamponi sono stati 207.143, ovvero 25.043 in più rispetto a ieri quando erano stati 182.100. Mentre il tasso di positività è del 10% (l’approssimazione di 9,99%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 10 sono risultati positivi; ieri era del 10,6%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore con più tamponi, rispetto al giorno precedente. Si torna sopra quota 20 mila dopo due giorni al di sotto di questa soglia (vedi 30/11 e 1/12). Ma scende il rapporto di casi su tamponi che passa dal 10,06% al 10%. Un piccolo decremento della percentuale che fa ben sperare. I segnali di miglioramento ci sono. Anche l’indice di trasmissione del virus è in calo. «Il prossimo monitoraggio dovrebbe confermare la discesa dell’Rt, che è passato in 4 settimane da 1,7 a 1,4 a 1,2 a 1,08 — ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in Senato —. Sono fiducioso che possa scendere sotto 1 a breve, è l’elemento essenziale per portare l’epidemia sotto controllo». È vero che ora le regioni tendono tutte verso il giallo, ma guai ad abbassare la guardia. «Attenzione a non scambiare il primo raggio di sole per uno scampato pericolo — ha sottolineato Speranza —. La terza ondata è dietro l’angolo» e senza limitazioni agli spostamenti, soprattutto a Natale, «la convivenza con il Covid fino al vaccino è destinata a fallire». Il momento è delicato. «Se facciamo i bravi — spiega il fisico Roberto Battiston — potremmo avere Rt a zero tra un mese».
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