Dpcm Natale, ristoranti chiusi negli hotel: niente cenone (e niente fuochi in terrazza)

di Camilla Mozzetti

Alla fine l’abito delle grandi occasioni resterà nell’armadio. Quello di casa. L’ufficialità arriverà solo con il nuovo Dpcm del governo ma chi si era già immaginato – o aveva addirittura effettuato una prenotazione – per trascorrere il Veglione di Capodanno in un grand hotel della Capitale o in un’altra città italiana dovrà rivedere i piani.  APPROFONDIMENTI


Dopo una lunga discussione e a fronte delle verifiche compiute dall’esecutivo, che hanno accertato come le strutture alberghiere italiane stavano raccogliendo discrete adesioni in vista del cenone per la notte di San Silvestro, il governo ha tirato il freno a mano: gli hotel resteranno aperti e con essi le cucine delle strutture ma dalle 18 del 31 dicembre la cena sarà servita solo in camera al fine di evitare banchetti e arginare così il rischio resse e assembramenti.

Dunque non sarà negata la possibilità di passare una o più notti in albergo anche sotto le festività ma verranno banditi i veglioni e tutto ciò che ne segue. Compresi i fuochi d’artificio dalle terrazze come alcune strutture avevano già iniziato a pubblicizzare. Discorso diverso per le feste sulle crociere che saranno invece completamente bandite. Qualche giorno fa erano apparsi degli annunci, tra cui quello promosso dal “Piper club” – storico locale notturno della Capitale – che sponsorizzava il tour di Capodanno sulla Costa Smeralda (capienza 2.600 persone) con partenza da Civitavecchia il 31 dicembre alla volta di La Spezia. L’evento sarà annullato come quelli degli hotel che dovranno ora “aggiornare” i propri siti internet dal momento che le promozioni per il cenone di Capodanno sono ancora visibili. 

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