Ristrutturazioni, meno limiti sulle cubature. Non servirà il permesso per demolire e ricostruire con modifiche
Nei centri storici gli interventi in deroga saranno possibili solo se previsti da norme regionali o da strumenti urbanistici. L’altra novità evidenziata dalla circolare è invece relativa alle distanze. Di nuovo per gli interventi di demolizione e ricostruzione viene introdotta una deroga – nel caso le distanze non risultino rispettate – a condizione che gli edifici originari siano stati «legittimamente realizzati». Questa condizione potrà essere verificata dalla documentazione che consiste di regola nel titolo edilizio con cui l’edificio è stato realizzato o da quello relativo all’ultimo intervento subito.
Le due ministre hanno salutato
con soddisfazione l’avvio concreto delle semplificazioni edilizie. «Le
semplificazioni in materia di rigenerazione e riqualificazione urbana
rappresentano una leva regolatoria importante per rilanciare un settore
chiave della nostra economia e per innalzare il valore del nostro
patrimonio immobiliare» ha commentato Fabiana Dadone. Secondo Paola De
Micheli «rendere più rapidi e trasparenti i processi amministrativi oggi
significa snellire i processi che troppo spesso hanno fermato interi
settori imprenditoriali, significa far ripartire l’economia», ha
evidenziato Paola De Micheli.
Intanto nell’ambito della legge
di bilancio prosegue il pressing per un ampliamento temporale della
norma sul superbonus, che permette di detrarre il 110 per cento delle
spese sostenute per interventi particolarmente significativi,
eventualmente recuperando subito l’intera spesa sostenuta grazie alla
formula dell’anticipo bancario. La misura ha attirato il fortissimo
interesse del settore ed anche delle famiglie, ma sarà in vigore solo
fino alla fine del prossimo anno, dopo un avvio che si sta dimostrando
non particolarmente veloce sia per la necessità di definire decreti
attuativi e circolari, sia per le difficoltà che il Covid
sta creando ad esempio alle attività condominiali. In queste condizioni
la novità potrebbe avere un effetto pratico molto limitato, perché
investimenti di questo tipo richiedono tempo ed anche un orizzonte
legislativo stabile e ben definito.
«Nessuno è contrario alla proroga del superbonus – ha detto ieri il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli credo che si debba fare un prolungamento forte, non limitato a mesi ma, ovviamente, ad anni». La proroga avrebbe naturalmente un impatto sul bilancio dello Stato e per questo in particolare il ministero dell’Economia vorrebbe sfruttare i finanziamenti europei nell’ambito del piano Next Generation Eu.
IL MESSAGGERO
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