Vaccino Covid, gli anticorpi «durano dai 3 ai 5 mesi»: anche per chi è stato malato è meglio vaccinarsi

di Margherita De Bac

Vaccino Covid, gli anticorpi «durano dai 3 ai 5 mesi»: anche per chi è stato malato è meglio vaccinarsi

«Chi ha avuto il Covid non deve vaccinarsi contro la malattia perché ha sviluppato anticorpi naturali, semmai dovrà controllare il livello di questi anticorpi. E quando questi dovessero scendere, si può riconsiderare una vaccinazione». È l’opinione di Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e infettivologo del comitato tecnico scientifico (Cts).

Vaccino per guariti

Secondo Ippolito chi ha avuto la malattia ha una protezione che deriva dall’infezione naturale e quindi potrebbe non vaccinarsi. In una vaccinazione di massa basata su categorie prioritarie e fattori di rischio sarebbe però difficile immaginare screening pre vaccinali per dosare gli anticorpi e vedere se un individuo sia già stato colpito dal virus in precedenza.In ogni caso chi si vaccinasse pur avendo avuto l’infezione non correrebbe nessun rischio.

«Meglio ripetere»

Uno studio di Science valuta in 3-5 mesi la durata degli anticorpi. E per questo alcuni esperti sono convinti che il vaccino garantisca comunque una protezione più efficace. Lo spiega Sergio Abrignani, immunologo dell’università di Milano: «Un’infezione genera una risposta immunitaria meno potente di un qualsiasi vaccino ed è così in tutte le malattie infettive quindi se io avessi avuto il Covid-19 e ci fosse la disponibilità di dosi per tutti preferirei fare la profilassi. La risposta di un vaccino al virus è più mirata, più concentrata sul bersaglio, in questo caso la proteina Spike e la vaccinazione avrebbe la valenza di un richiamo». Abrignani ritiene però condivisibile quanto dice Ippolito «perché in questa prima fase non ci sarà grande disponibilità di dosi e quindi è giusto dare la priorità ai fragili e che vengano privilegiati i piu esposti all’aggressione del virus. Dal punto di vista immunologico, la vaccinazione dopo il Covid, come dopo ogni altra malattia, non espone ad alcun rischio. Succederà a molti italiani di fare la profilassi dopo aver sviluppato forme asintomatiche. Dallo studio epidemiologico condotto a maggio su un campione di popolazione dal ministero della Salute sappiamo che il 3% degli italiani hanno avuto Covid nella prima ondata ma la stima è che siano almeno il doppio».

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