Legge di bilancio: riammessa in manovra la proposta della patrimoniale
Le reazioni
L’idea di una nuova patrimoniale non piace al centrodestra. Il responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai,
attacca: “Riparte l’assalto ai risparmi degli italiani. Dalla sinistra
una misura insensata, che colpisce la classe media senza incidere sui
veri grandi patrimoni, tutti custoditi in paradisi fiscali. Si vogliono
mettere le mani nei portafogli e nei conti correnti degli italiani già
martoriati dalla crisi economica e pandemica. La Lega – avverte – farà
le barricate in commissione e in aula affinché questa vergogna non vada
in porto”. E il leader del Carroccio, Matteo Salvini, sottolinea che nella manovra “a
il governo pretende la partita Iva per tutte le associazioni di
volontariato, comprese quelle che si occupano di disabilità. È una
follia – sostiene – Il volontariato è un patrimonio dell’Italia e del
mondo intero. Evitiamo complicazioni o tante realtà sarebbero costrette a
chiudere”.
Da Forza Italia protesta il deputato Andrea Mandelli:
“Con la riammissione dell’emendamento sulla patrimoniale torna a pendere
la spada di damocle sulla testa degli italiani. Questa proposta è una
mina sul futuro del Paese: va bocciata”.
Ma il deputato di Leu, Nicola Fratoianni, difende
l’emendamento firmato con il dem Orfini: “Si è messa in moto una
gigantesca macchina della disinformazione. Hanno detto – protesta – che
vogliamo mettere le mani nelle tasche degli italiani, colpire il ceto
medio. Ierisera persino Luigi Di Maio è intervenuto. A
luidico: ‘facciamo un confronto e soprattutto leggiamo i testi che
ciascuno di noi propone’. Dire che basta avere una casa per essere
colpiti è un imbroglio: si può essere in disaccordo ma occorre dire a
verità”.
E il pd Matteo Orfini aggiunge che la proposta della
patrimoniale, che dopo aver subito inizialmente la tagliola delle
ammissibilità in commissione Bilancio alla Camera è stata riammessa,
consente “di discutere nel merito e ci aiuta a fare uno sforzo in più.
Noi siamo parlamentari di maggioranza ma chiediamo al governo di
ascoltare queste ragioni e riflettere. Io non penso che la posizione del
governo possa essere che non se ne debba parlare”.
Rispetto alla riamissione dell’emendamento Mps, invece, esultano i 5
Stelle. ” Ora potrà aprirsi un dibattito parlamentare su un tema di
grande importanza, in una fase in cui la sostenibilità del sistema
creditizio è sotto i riflettori a causa dei riflessi economici della
pandemia”, dicono i deputati M5S delle commissioni Bilancio e Finanze.
“In particolare uno degli emendamenti pone un limite a 500 milioni di
euro per la trasformazione in crediti di imposta delle Deferred Tax
Assets nello scenario di fusioni bancarie – spiega la nota – Mentre un
altro consente l’utilizzo anticipato delle stesse Dta solo nel caso una
delle due società che procedono ad aggregazione abbia meno di 50
dipendenti, aspetto al quale faceva riferimento la stessa relazione
illustrativa della manovra e sul quale il Parlamento potrà discutere”.
Il Pd e la riforma del fisco
Intanto, il Pd, tramite il responsabile Economia Emanuele Fiano, propone alla maggioranza una “riforma che torni a rendere il fisco, nello spirito della Costituzione, pienamente progressivo: riducendo il carico sui ceti medi, semplificando la giungla di agevolazioni e sussidi”. La maggioranza si riunirà sabato e la proposta dei dem sarò un modello fiscale simile a quello tedesco, ” dove la tassazione aumenta con una progressività continua in base al reddito, da 0 fino al 44%. È un sistema semplice, basta scrivere il proprio reddito e ne risultano aliquota e imposte”, dice Fiano.
REP.IT
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